I marmi che hanno fatto bella l’Italia

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Dopo Carrara, è Custonaci il centro con il bacino marmifero più importante del mondo.

Qui, dove le prime testimonianze di attività estrattiva risalirebbero al XVI secolo, le cave a cielo aperto hanno plasmato il paesaggio dal punto di vista morfologico e cromatico, con le loro bianche pareti marmoree.

Un altro paesaggio della Sicilia occidentale plasmato dall’attività estrattiva è quello di Favignana, nella cui parte orientale dell’isola, soprattutto, l’estrazione di calcarenite per realizzare conci parallelepipedi ha plasmato il paesaggio e le coste, regalando scorci di impareggiabile bellezza.

In Sicilia occidentale, anche conoscere le antiche attività economiche del territorio permette di scorgere la bellezza dell’eccezionale paesaggio seppur antropizzato e di fare un salto nelle tradizioni antichissime, visitando le cave in disuso di Favignana o quelle ancora in uso di Custonaci, piccolo centro che ha contribuito con i suoi materiali alla realizzazione di monumenti quali la basilica di San Pietro a Roma, la cappella medicea di Firenze e i duomi di Pisa, Lucca e Arezzo.

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